“Siamo coscienti delle difficoltà legate al continuo procrastinare della procedura fallimentare e ai limiti burocratici entro i quali opera l’amministrazione comunale – prosegue Potere al Popolo -, ma la situazione si protrae da anni e nel frattempo sono stati concessi permessi edilizi senza che l’area fosse stata bonificata e messa in sicurezza.
Non è più possibile il continuo rimbalzo di responsabilità tra proprietà e autorità responsabili della tutela della salute dei cittadini, è il momento di agire attraverso tutti gli strumenti a disposizione a livello locale, regionale e nazionale. La raccolta firme deve costituire il primo passo di una campagna popolare che faccia pressione affinché non ci si limiti a mettere in sicurezza le criticità ma si arrivi a rimuovere i pannelli di amianto, ad abbattere la ciminiera e a bonificare l’area che deve essere restituita alla cittadinanza, magari destinandola a verde pubblico, di cui in questi tempi di crisi climatica c’è un gran bisogno.”