Palio di Castel del Piano: L’arte di Giuliano Giuggioli per il palio numero 50

Il maestro follonichese, da sempre amico di Castel del Piano e della sua carriera, ha accettato l’incarico: sarà lui a dipingere il drappo dell’edizione 2018

Giuliano Giuggioli il compito di dipingere il cencio 2018 di Castel del Piano. Il comitato festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario del palio delle contrade di Castel del Piano ha scelto infatti Giuggioli per dipingere il drappo che si disputeranno a settembre le quattro contrade di Borgo, Monumento, Poggio e Storte.

«La giunta ha incaricato il Comitato di fare la scelta dell’artista. E il comitato ha indicato Giuggioli», spiega il sindaco Claudio Franci. «Adesso la giunta ratificherà la scelta che per noi è di grande spessore». L’arte di Giuliano Giuggioli, nativo di Vetulonia (1951) e che possiede una galleria permanente a Follonica, «riveste interesse in quanto le sue immagini scaturiscono da una cultura interiorizzata ricollegabile all’iconografia surrealista, da cui tuttavia egli si differenzia per un atteggiamento più romantico e letterario, abbastanza prossimo alle elaborazioni visive di Max Ernst», scrive il critico Vittorio Sgarbi.

Giuggioli ha una relazione di lunga data con Castel del Piano. Presente già fin dagli anni ‘80 nel paese amiatino come attivo frequentatore del “cantiere d’arte”, ha dipinto già nel 1993 un palio per la corsa dell’8 settembre in onore di Maria Santissima delle Grazie che si trova nella contrada del Poggio, vincitore di quella carriera: «Giuggioli – rammenta Enzo Biagini, assessore dal 1985 al 1995 – fece parte del cantiere con altri artisti importanti, come Carlo Semplici, William Tode e il suo allievo Paul Angel eFausto Arrighi e altri ancora. Ogni autore lasciava, allora, un dipinto al comune, una volta chiuso il cantiere e noi di Giuggioli possediamo, oltre al palio ‘93, altri dipinti. Fu quel decennio – aggiunge – una stagione d’oro per Castel del Piano e ne restano tracce importanti nelle pareti del palazzo municipale e nelle contrade. Basti pensare che avemmo in dono da Amintore Fanfani un suo quadro, a dimostrazione dello spessore dell’iniziativa del cantiere».

«Vi sono quadri di Giuliano Giuggioli in quasi tutte le contrade», spiega Marco Farmeschi, esponente di spicco del comitato festeggiamenti e memoria storica paliesca. «Il Monumento possiede un suo quadro che è un’allegoria del palio, il Borgo un lavoro che rappresenta la fonte vecchia e Giuseppe Nicola Nasini e il Poggio, oltre al palio ‘93, ha in sede una pala che delinea le quattro compagnie laicali di Castel del Piano a cui ogni contrada è legata: quella dei Rossi, degli azzurri, dei Neri e dei Bianchi. Altri lavori sono poi nella sala della giunta di Castel del Piano».

Giuggioli, dunque, indicato dal comitato e contattato dagli organizzatori «ha dato la sua disponibilità», sottolinea Farmeschi, anche se al momento non è dato sapere se l’amministrazione comunale e lo stesso comitato gli chiederanno di far menzione, nel palio 2018,

del cinquantenario della carriera delle contrade che fu fondata, appunto, nel 1968, sebbene la corsa in piazza senza divisione del paese in contrade abbia origini assai più lontane, come attestano documenti che lo farebbero risalire per lo meno al 1400

Fonte: Il Tirreno Edizione Grosseto

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